– Finalmente la Novipiù cup 2014, una competizione che anche quest’anno – alla sua terza edizione – mette di fronte i migliori settori giovanili in Italia, con una formula innovativa…
“E’ sicuramente bello vedere come tre realtà fondamentali per la pallacanestro italiana come Torino, Casale e Biella abbiano lavorato in piena sinergia, lasciando da parte i facili campanilismi, e si siano consorziate per il bene del basket e di una rassegna senza eguali in Italia”.
– Descrivi il progetto della tua società sui giovani
“Il Progetto Reyer, iniziato solo sette anni fa, conta ormai 4000 ragazzi e 22 Società sportive aderenti. L’apice sono gli scudetti e finali ottenuti negli ultimi due anni ma anche i giovani atleti che hanno già frequentato il gruppo della Serie A, dei quali l’esemplificazione come giocatore e soprattutto statura morale della persona è Nicola Akele. Proprio nell’ottica della crescita individuale sono volti gli sforzi del Presidente Brugnaro e di tutta la Reyer, guardando non solo alla pallacanestro sul campo, una politica che ha portato alle molte azioni sociali intraprese nel percorso di crescita e alla certificazione etica ottenuta. Quindi un Progetto sicuramente ampio ed ambizioso, ma anche strutturato su tutte le fasce, per la crescita globale della città metropolitana e dello sport come esempio per i giovani, che saranno gli uomini del nostro futuro”.
– Come si presenta al torneo la vostra squadra? E quali sono la vostre aspettative?
“Abbiamo una squadra del tutto rivoluzionata sia nelle persone che negli equilibri rispetto allo scorso anno. Ecco perché siamo molto interessati a verifiche sul campo del lavoro fatto, come in occasione del torneo di Ferrara a Natale. Crediamo fermamente che dare il maggior numero di esperienze di livello ai giocatori sia imprescindibile per la loro e nostra crescita. Le aspettative come sempre sono quelle di ben figurare al massimo livello italiano possibile, cosi come arrivare alle finali nazionali e potersela giocare allo stesso piano con i migliori Settori Giovanili italiani è un obiettivo ormai consolidato della nostra Società che, ripeto, è nella “mischia” da soli sette anni. Quindi al massimo impegno possibile che tutti noi metteremo in campo, si aggiunge la consapevolezza che anche le sconfitte, dalle quali si deve uscire sempre a testa alta, devono insegnare qualcosa e far migliorare. Allora l’esperienza sarà, come sempre alla Novipiù Cup, sempre positiva e sicuramente divertente!”